Questo bambino è poco bambino, visto che presenta più razionalità che emotività.
Il fisico può essere esile, la resistenza alle malattie nn è grande.
Tende a rimanere assorto, silenzioso, preferisce ascoltare, piuttosto che parlare.
Dimostra fin da piccolo, la curiosità nel ricercare, scoprire, indagare dentro le cose.
E' un figlio tranquillo, preferisce i giochi di pazienza, alle avventure rischiose.
Cerca di conquistare l'affetto degli adulti con obbedienza, anche se si dimostra
schivo nel chiedere o dare tenerezza.
Si rivela disponibile e si aspetta il meritato premio.
Tiene molto al regalo di un salvadanaio che curerà e che osserverà crescere in consistenza. Apparendo mite non si pensa che già a quell'età, possa interiorizzare i sentimenti, le emozioni, non appena vive i suoi rapporti interpersonali si perde nella timidezza.
A scuola si dimostra diligente, si impegna in attività ripetitive, piuttosto che creative.
Sa esibirsi in prove di memoria. Non fa parte dei gruppi più ribelli e, magari, violenti; preferisce difendersi con le argomentazioni logiche.
Sa puntualizzare criticamente gli errori dei compagni o le spiegazioni superficiali degli adulti. Non ama lottare per un primato. Con questi bambini, i normali schemi educativi vanno quasi ribaltati. Sono i genitori che devono sollecitare i figli, far loro vivere qualche emozione, proporre cambiamenti. Soprattutto bisogna incoraggiarli a superare la scarsa fiducia in se, valorizzando le loro iniziative, facendo loro un complimento. Per suscitare reazioni spontanee e liberarli dagli ingranaggi della loro
razionalità, occorre l'esempio. Ci vuole anche calore per sciogliere la loro ansia.
Una cosa da non dimenticare è quella di tenerli lontani dalle discussioni familiari,
perchè di questo potrebbero risentire notevolmente.
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